Il 2022 avrebbe dovuto essere l’anno della rinascita, della ripartenza dopo la pandemia, che ha lentamente allentato la sua morsa, ma le conseguenze del conflitto in Ucraina, unite alla speculazione finanziaria ed economica su beni primari quali il cibo e l’energia, hanno aumentato esponenzialmente lil numero delle persone in difficoltà, soprattutto nel sud dell’Italia. La guerra in Ucraina ha poi fatto emergere il problema dell’accoglienza dei profughi in fuga da quel paese. Anche in questo ambito la Caritas di Salerno si è subito attivata per gestire l’emergenza. Con l’attivazione di privati cittadini e di strutture direttamente gestite, in tutta la diocesi, si è potuto dare accoglienza e sostegno a oltre cento famiglie di profughi.
La Caritas diocesana di Salerno Campagna Acerno ha moltiplicato gli sforzi per andare incontro alle vecchie e nuove povertà che affliggono il nostro territorio. Le opere più importanti e impattanti, sono state certamente il ripristino e il potenziamento della Mensa dei poveri San Francesco in via D’Avossa, che dal mese di ottobre è gestita unicamente dalla Caritas, e l’apertura del Polo della Carità in via Delle Croci, con il centro diurno e il dormitorio, maschile e femminile, per i fratelli senza fissa dimora.
Si è puntato molto a potenziare i Centri di Ascolto e le Caritas parrocchiali; sono state attivate importanti collaborazioni, come quella con il CIF, per il centro antiviolenza femminile. È stato inoltre attivato lo sportello farmaceutico nella sede della Caritas in via Bastioni.