In questa 33ª edizione saranno visitabili 750 luoghi in 400 città

Il 22 e 23 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera

A Salerno la sede della Banca d'Italia, la CCIA e Palazzo Pedace, a Vietri Palazzo Punzi e Palazzo D'Avossa-Del Plato, Villa d'Ayala a Valva, Palazzo Santa Maria a Camerota
Francesca Salemme

Le Giornate FAI di Primavera, giunte alla 33 edizione, hanno un sapore diverso e speciale, visto che quest’anno si celebrano i cinquanta anni dalla nascita del Fondo ambiente  italiano, nato nel 1975 per volontà di Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli.

Anche in questa edizione saranno tanti (750) i luoghi aperti in tutta Italia – da Nord a Sud: borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri, luoghi che ci raccontano di altre culture, luoghi in cui è in corso un restauro, luoghi di natura e cultura, luoghi insoliti e normalmente inaccessibili oppure poco noti e valorizzati. Saranno proprio i due giorni FAI a ricordarci di dar loro attenzione, per raccontare e valorizzare le meraviglie e i tesori nascosti che ci circondano, promuovendone la conoscenza, la cura e la tutela. Una missione culturale verso il patrimonio italiano che coinvolge tutti, perché appartiene a tutti.

A Salerno e provincia il programma delle Giornate FAI di Primavera prevede le seguenti aperture:

Nel capoluogo:

· Palazzo della Banca d’Italia, al cui interno è conservata una pregevole quadreria che è espressione della rappresentazione artistica più pregevole del territorio nella prima metà del ‘900. Negli ultimi anni la collezione si è ampliata con maestri della Scuola Romana, come Schifano e Rotella;

· la sede storica della Camera di Commercio che apre le sue porte per mostrare la sua collezione di dipinti e sculture, opere di artisti salernitani con le quali si è dato vita ad una eterogenea collezione che parla della comunità, ma anche dell’imprenditoria salernitana e con essa della possibilità che l’arte ha avuto di farsi riconoscimento di una “modernità”, traducibile nell’identità di una lunga stagione che ha segnato, rinnovandola, Salerno tra gli anni Venti e Sessanta;

· l’Aula Cultuale di Palazzo Pedace, sede della Delegazione FAI di Salerno, al cui  interno viene ospitata la mostra di Irene Liguori “Ed il tuo cuore cos’è ?”.

· Concerto per violoncello nella Chiesa dell’Annunziata domenica 23 ore 11:15, con Pasquale Lovecchio e Alessandro Parfitt, a cura di Athena Muse Associazione Culturale;

a Vietri sul Mare:

· Palazzo d’Avossa – del Plato, sede del Municipio di Vietri sul Mare, di impianto settecentesco dove nell’attuale Aula Consiliare sono stati rinvenuti di recente affreschi restaurati dal maestro Antonio Forcellino;

· Palazzo Punzi, già asilo comunale, svela per la prima volta al piano nobile mirabili affreschi settecenteschi riproducenti, in una sala, i quattro continenti e, in quella adiacente, l’allegoria delle quattro stagioni;

a Valva:

· Villa d’Ayala che apre al pubblico tutti gli ambienti, tra cui il mirabile teatrino di verzura, invenzione del settecentesco giardino all’italiana, appena restaurato insieme a tutto il parco della storica Villa con fondi europei PNRR-Programma parchi e giardini storici;

a Camerota:

· Palazzo Santa Maria, un edificio del XVII sec. mirabilmente restaurato e valorizzato, che ospita, come una casa, il Museo MUTRAC (Museo Terracotta Riggiola Antica Campania),

a San Giovanni a Piro:

· In collaborazione con il CAI, sottosezione Monte Bulgheria, si visiterà la costa della Masseta, attraverso un percorso che partendo dal lungomare di Scario arriverà fino al fondo di proprietà del FAI e donato alla Fondazione da Fiamma Pintacuda con l’obiettivo, riuscito, di bloccare lo scellerato progetto di realizzazione di una strada costiera tra Marina di Camerota e Scario. Una strada che, con viadotti e pilastri in cemento, avrebbe distrutto irrimediabilmente la biodiversità di un tratto di costa oggi rimasto vergine ed incontaminato e fruibile da tutti grazie alla generosità di una donna straordinaria e all’impegno del FAI per la tutela dell’ambiente e del paesaggio.

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