Il 29 marzo la sentenza per gli spacciatori dei licei della Salerno-bene

Redazione

Spacciatori per conto di trafficanti in erba. Poco più che ragazzini, alcuni studenti dei licei della Salerno-bene quattro anni fa finirono nel mirino della Guardia di Finanza. Chieste condanne esemplari.

Erano i fratelli Ciro e Giuseppe Picariello a capo del gruppo che aveva assoldato decine di studenti liceali della Salerno-bene, spesso minorenni, per vendere al dettaglio- dentro e fuori le scuole che frequentavano- la droga che loro stessi acquistavano nelle piazze di spaccio partenopee. I fratelli Picariello usavano modo spicci, a tratti violenti, incutevano timore in quei ragazzi, totalmente soggiogati al punto da dover saldare subito le partite di stupefacenti acquistate, ben prima dello smercio ai compagni di scuola.

La base operativa del gruppo sgominato nel 2014 dalla Guardia di Finanza erano le case di Via Iannicelli, a pochi metri dai Licei Tasso, Da Procida e Da Vinci. Oggi, per molti di quei ragazzi finiti nella rete di finanzieri e Procura, è tempo di sentenze. Il 26 marzo prossimo, infatti, la prima sezione penale del Tribunale di Salerno si pronuncerà sulle richieste di condanna formulate ieri dal pm Francesco Rotondo. Prima, però, parleranno gli avvocati difensori. Diciotto furono le misure cautelari emesse per stroncare quel giro di droga che avveniva alla luce del sole.

Ciro Picariello, d’altronde, era già noto per la rissa con devastazione del bar Velia. Il suo potere cresceva e andava fermato. I passaggi di droga avvenivano di mattina dinanzi alle scuole, ma spesso proseguivano fino a sera davanti ai bar della Movida. La rete di spaccio al dettaglio era affidata ai minorenni, che negli zaini di scuola nascondevano droghe classiche ma anche la temutissima sintetica Mdma.

Un’emergenza educativa e sociale- si spinse a dire la Procura allora, notata per primo da un finanziere libero dal servizio che aveva fatto caso a strani passamano tra giovani e con il telefonino aveva filmato la scena. Da lì, utilizzando i social network, i finanzieri sono arrivati all’identità di tutti i ragazzi. Le intercettazioni telefoniche e le riprese video hanno permesso di provare lo scambio tra spacciatori e giovanissimi acquirenti.

https://www.youtube.com/watch?v=SttNUuBKXOE

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