Altro che rosa: da una ricerca di OpenPolis (sui dati Istat del 2020) sulle donne nella pubblica amministrazione e sulla disparità di genere è emerso che solo il 29% del personale del Comune di Salerno appartiene al gentil sesso: in Italia è la più bassa rappresentanza tra i capoluoghi di provincia, lontana anni luce da quelli emiliano-romagnoli a partire da Bologna, dove rappresentano il 76% degli assunti.
A livello nazionale le donne compongono il 55% del personale degli enti locali. In termini assoluti, sono quasi 200mila.
Dando i numeri: in 4.487 amministrazioni le donne compongono almeno la metà del personale dipendente. Si tratta del 57% dei comuni italiani. Ci sono poi 274 comuni italiani in cui il personale è interamente femminile. Sono invece 311 le amministrazioni in cui non sono registrate donne tra i lavoratori dell’ente, di questi 14 sono salernitani: Alfano, Corbara, Felitto Giungano, Ispani, Piaggine, Postiglione, Prignano Cilento, Romagnano al Monte, Serramezzana, Sessa Cilento, Sicignano degli Alburni, Torre Orsaia e Vibonati. In provincia il comune dalla maggior presenza femminile in pianta organica è Rofrano, con il 90%. Al secondo posto Gioi, Laureana Cilento, Montano Antilia, Pisciotta, Rutino e Torchiara, tutti con una percentuale di gentil sesso nel personale comunale del 67%. Magliano Vetere e Ravello sono al 60%; Minori al 59%; Casalbuono al 57%; Futani, Laurito, Petina, Praiano e San Mauro la Bruca al 50%. Tra i comuni più popolosi, i primi in graduatoria sono Cava de’ Tirreni ed Eboli entrambi al 49%.