I volontari continuano ad operare in sicurezza per stare vicini alle persone fragili

Il Covid genera nuove povertà

La Caritas rimodula le sue attività per fronteggiare quella che è un'emergenza sociale
Michele Masturzo

L'emergenza legata alla diffusione del Covid oltre che sanitaria, sta diventando sempre più sociale: colpisce soprattutto chi già viveva situazioni di difficoltà o di fragilità, creando nuove situazioni di povertà. E' quanto emerge dal Dossier 2020 su Povertà e risorse, redatto dalla Caritas di Salerno-Campagna-Acerno e intitolato "Persone oltre la povertà".

Accanto al lavoro encomiabile di medici e infermieri, le Caritas diocesane, grazie all'impegno dei volontari, non cessano di garantire i propri servizi rimodulandoli alla situazione contingente, operando in condizioni via via più difficili sempre con le opportune precauzioni (mascherine, guanti, ingressi contingentati, ecc).

Questa emergenza dovrebbe avere come effetto collaterale quello di far sentire tutti uniti e solidali, facendo emergere il volto bello dell'Italia che non si arrende.

Per far fronte a questo nuovo scenario, che vede ancora una volta esposte le persone più fragili, la Caritas rinnova l'appello a tutti alla solidarietà concreta invitando a sostenere – direttamente o per suo tramite – le iniziative e gli interventi mirati delle Diocesi e delle Caritas locali in favore delle persone in difficoltà e in condizioni sempre più precarie. E per questo ha lanciato la Campagna "Emergenza Coronavirus: la concretezza della Carità".

Molte le dimensioni di intervento operanti sul territorio: dall'ascolto (numeri verdi e contatti telefonici con persone sole), in sinergia con istituzioni ed altre realtà locali, agli aiuti materiali (mense, servizi domiciliari di consegna di generi di prima necessità; dall'accoglienza (in particolar modo per i senza fissa dimora) all'attenzione (chi vive in situazioni di promiscuità forzata); dalla ricettività (fornendo un aiuto per l'alloggio di medici ed infermieri) alla sicurezza (fornendo il necessario ai volontari, per non esporli a rischi); dal conforto (per chi ha subito un lutto e non solo) al contrasto alla povertà educativa (per le famiglie con figli in età scolare che hanno difficoltà con la didattica a distanza) fino ad arrivare al sostegno (per altre necessità sommerse, come ad esempio chi perde la propria fonte di reddito legata a "lavoretti informali").

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