Ieri, quasi 300 i positivi in Campania

Il covid incalza, difendiamoci!

La mascherina, il "nostro" vaccino
Ivano Montano

La seconda ondata, in Campania, è già iniziata e desta perplessità il fatto che l'altra temuta ondata, quella dei rientri dalle vacanze, si può dire esaurita da giorni, ormai, per cui non si può più parlare di contagi d'importazione. Il virus circola sul territorio regionale, facendo registrare il nuovo triste record di ieri: 295 nuovi positivi al coronavirus. Quasi 300 in 24 ore. Cifre mai raggiunte, nemmeno in piena pandemia. Sale la curva, di pari passo con l'apprensione generale, considerato che ora anche le scuole stanno riaprendo i battenti, con tutte le precauzioni del caso, certo, ma anche con tutte le incertezze che umanamente avevamo e abbiamo. Nella giornata di ieri, registrate 144 persone guarite e un nuovo decesso.

Complessivamente, il numero dei contagiati in Campania dall'inizio della pandemia sale a 12.169 su 584.072 tamponi analizzati. Nel salernitano, 27 nuovi positivi, 11 dei quali nella sola Pontecagnano – Faiano. Alle viste, la riapertura del Covid Hospital al Da Procida, con 18 posti di pneumologia e 6 di terapia sub-intensiva disponibili. Detto e ripetuto dal Governatore De Luca, il concetto è stato rafforzato in queste ore da virologi ed epidemiologi: abbiamo un vaccino tra le mani, si chiama mascherina. Capace di ridurre di moltissimo la carica virale di eventuali droplet vaganti, per cui è il caso di far ricorso al massimo della responsabilità, per difendersi e difendere i propri cari dal rischio contagio.

Dalla Regione, dunque, l'ennesimo appello a rispettare le ormai arcinote norme di sicurezza, sempre e comunque, al chiuso come all'aperto, oltre alla nuova ordinanza che impone il tampone obbligatorio a chi rientra dall'estero all'aeroporto di Capodichino, e non più su base volontaria come era stato finora. Il Presidente De Luca, ha detto che, qualora la curva dei contagi dovesse continuare a salire, si metteranno in campo nuove restrizioni. Nessun lockdown, naturalmente, ma misure più stringenti soprattutto in quei luoghi dove gli assembramenti vanno a formarsi più facilmente.

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