Non è un "liberi tutti" perché il Covid non gioca a nascondino, è presente tra di noi e si vede. Per arrivare al "salvi tutti" è necessario che ognuno faccia la sua parte, evitando comportamenti sbagliati. Assembramenti in strada e lunghe code di auto nella prima domenica di zona gialla. Sperando che non sia la penultima perché la prossima sarà ancora gialla ma quella successiva potrebbe diventare arancione o addirittura rossa. È bene dirlo in modo chiaro: il rischio del ritorno a restrizioni maggiori è forte perché il Covid fa registrare ancora contagi significativi.
Alcuni parametri già erano da zona arancione ma la Campania ha mantenuto comunque la fascia di rischio più bassa. Almeno per questa settimana, in attesa delle decisioni che prenderà venerdì prossimo la cabina di regia nazionale. È comprensibile, dopo numerose limitazioni, la voglia di socialità ma non così, in questo modo si potrebbe tornare indietro compromettendo anche il periodo estivo. Quanto abbiamo visto nelle ultime ore desta preoccupazioni.
Non dobbiamo aiutare il Covid a diffondersi attraverso comportamenti che non rispettano le regole, senza distanziamento o mascherine, rischiando di compromettere anche la campagna vaccinale in corso. A Salerno tante persone al corso Vittorio Emanuele, al lungomare e nei luoghi di ritrovo dei giovani. A Napoli affollati il lungomare e numerose piazze. Scene simili in altre città d'Italia. Vedere piazza Duomo a Milano gremita di tifosi dell'Inter che festeggiano lo scudetto fa male a chi rispetta i protocolli per il bene di tutti. La pandemia non è un gioco e con il Covid non si scherza.