Il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Salerno, ai domiciliari, si difende durante l’interrogatorio di garanzia

Redazione

Dopo Gianluca La Marca anche Emilio Vastarella si è difeso dalle accuse della DDA di Salerno. Il direttore dell’agenzia delle entrate è ai domiciliari per un’ipotesi di corruzione.

Emilio Vastarella si è difeso con fermezza dalle accuse pesanti di essere stato corrotto dall’imprenditore Gianluca La Marca del caseificio Tre Torri di Eboli. Il direttore dell’agenzia delle entrate di Salerno da venerdì scorso è ai domiciliari perché, secondo i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia, avrebbe favorito La Marca per fare ottenere alla sua società un extra-sconto non dovuto su una sanzione da 60mila euro e l’immediato sblocco di un consistente rimborso dell’Iva.

In cambio, secondo le indagini della Guardia di Finanza di Salerno, avrebbe ricevuto un orologio ed un bracciale. Circostanze, queste, oggetto di ulteriori approfondimenti. Ieri pomeriggio, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Perrotta, con il sostegno dei suoi legali Vastarella ha respinto gli addebiti formulati dai sostituti Alfano e Colamonici, difendendo la correttezza delle procedure seguite.

Più in particolare, Vastarella ha spiegato come i ricorsi ed i contenziosi instaurati da La Marca con l’Agenzia delle Entrate abbiano seguito le procedure previste dalla norma, senza mai debordare. A suo giudizio, infatti, La Marca ha pagato quanto doveva senza aver ottenuto vantaggi indebiti e senza che lui stesso, in qualità di direttore dell’Agenzia delle Entrate, abbia ricevuto niente in cambio. Una linea di difesa che ora è oggetto di valutazioni da parte del gip e che sarà sostenuta anche in sede di Riesame.

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