E switch off fu. Da questa mattina la cara vecchia tv analogica si è spenta. Una dipartita precoce (in Italia le prime trasmissioni sono datate gennaio 1954) ma imposta per legge, per estendere a tutto il paese il segnale digitale entro il 2012. In realtà con il passaggio della nostra regione salgono a 5 e mezzo le regioni che sono salite completamente sulla nuova piattaforma: Sardegna, Piemonte occidentale, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Lazio e Campania, appunto. Aree in cui risiede il 30% della popolazione del bel Paese. Sul territorio campano l’1 e 2 dicembre lo spegnimento del vecchio sistema ha interessato Napoli e Caserta; oggi, secondo il calendario stilato dal ministero, Salerno e buona parte della sua provincia hanno detto addio al vecchio segnale. Erano quasi le otto quando il telecomando tradizionale ha visto ridurre tutte le sue competenze al semplice tasto di accensione e spegnimento al massimo il volume… . Da oggi e per sempre lo affianca l’altro telecomando, quello che ci consente di scegliere tra migliaia di canali. Accanto alle iniziative gratuite dei grandi broadcaster, infatti, ci sono tutte le tv locali, come la nostra, che sperimentano e con enormi sforzi tentano di valorizzare un enorme patrimonio di risorse di trasmissione e di rapporti col territorio. E se nelle case si dovrà fare i conti con questo nuovo assetto imparando tutta una serie di nuove liturgie, sintonie e numerazioni, anche le emittenti hanno dovuto fare i conti con problemi legati soprattutto alla burocrazia e ai ritardi di acluni. Riguardo alla burocrazia da questa mattina sono cominciate le procedure di interscambio di informazioni tra le singole realtà locali e il dicastero di via Vittorio Veneto. Interscambio che si sta svolgendo tutto attraverso sms ed email, generando, anche sulla rete telefonica ingorghi. Almeno 5 i passaggi per gli editori televisivi: comunicazione della transizione eseguita, spegnimento dell’analogico, accensione del digitale, conferma della transizione, conferma dello spegnimento dell’analogico… a questo va aggiunto che con gli switch-off talvolta cambiano le postazioni di trasmissione, si riattivano vecchie frequenze, e che quindi fino a quando non hanno spento tutti, non si può riaccendere il nuovo segnale secondo la collocazione nel masterplan dei canali del digitale. Nel frattempo, data la scarsa tolleranza del mondo digitale – che non ammette vie di mezzo e si posiziona sui due estremi del “vedi perfettamente” o “non vedi nulla” – la situazione sarà penalizzante per tutte quelle situazioni di provvisorietà che nel mondo analogico consentivano comunque una ricezione.
Il giorno dello switch off
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