Enrico Coscioni è stato sospeso dall’incarico di presidente dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. A deciderlo è stato il presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Salute, ancor prima che i giudici del Tribunale del Riesame di Salerno decidessero sull’appello presentato dalla locale Procura.
All’indomani dell’interdizione per un anno dall’esercizio della professione medica di Coscioni nella qualità di direttore del dipartimento di cardiochirurgia del Ruggi (febbraio scorso) per i fatti avvenuti durante l’intervento chirurgico di sostituzione valvolare aortica con bioprotesi e rivascolarizzazione coronarica al quale Umberto Maddalo fu sottoposto il 20 dicembre 2021 lasciando nel corpo del paziente un lembo di garza di 8 centimetri poi rinvenuto in sede autoptica, i parlamentari di Fratelli d’Italia, avevano inviato due distinte interrogazioni chiedendo – al ministro della salute – la sussistenza dei presupposti per sospendere o rimuovere il professionista dall’incarico di presidente dell’Agenas «in attesa che il quadro indiziario ricostruito dal gip venga accertato in giudizio».