Il Gran Premio e la sua griglia

Redazione

Il Gran Premio si chiama promozione in serie A, ma per le macchine meno potenti può essere gran cosa anche restare in B, magari senza troppi patemi. Fatto il calendario delle corse, è ipotizzabile quella che potrebbe essere la griglia di partenza. Naturalmente su carta, poi c’è il campo che generalmente ama sovvertire ogni pronostico. Ad oggi, vanno inserite in pole-position – e non solo per un fatto di blasone – il Torino e la Reggina. I granata vogliono tornare subito in massima serie e a guardare l’organico non sembra un’impresa impossibile, così come vuole riprendersi la A la Reggina che, per non sbagliare, intanto si è affidata ad un esperto in promozioni come Walter Novellino. Le squadre da battere hanno dunque colori simili: granata e amaranto, questione di sfumature. Un gradino più giù, il Brescia, reduce dai play-off persi lo scorso anno e da una campagna acquisti mirata, il Grosseto, squadra assai solida, una habitué dei quartieri alti quale l’Empoli ed il Lecce che ha abbassato notevolmente l’età media dell’undici base. In terza fila, ci metteremmo Mantova, Triestina e l’ambizioso Frosinone. E la Salernitana? Una squadra da seconda-terza fascia, a nostro avviso. Dovesse recuperare in fretta Cozza e Merino – difficile, soprattutto nel caso del peruviano – la squadra di Brini potrebbe a nostro avviso essere annoverata tra le mine vaganti del torneo, perché ad occhio ci sembra quella maggiormente dotata in imprevedibilità. In caso contrario, forse ci vorrebbe ancora un ultimo sforzo in sede di mercato per candidarsi al ruolo di outsider.

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