Il gruppo di via Irno, giovane e violento

Redazione

Ambivano alla leadership criminale della città i sette giovanissimi criminali arrestati ieri dalla squadra mobile e dalla Dia in un operazione congiunta che ha ricevuto il plauso del procuratore capo Franco Roberti. Il gruppo, inesperto e violento, aveva deciso di associarsi al fine di riempire quel voto del potere criminale, venutosi a creare nelle gerarchie locali dopo gli arresti dei capi degli storici clan cittadini. Tra i primi obiettivi dei sette sodali c’era quello di contrastare le piccole gang di stranieri che potevano ostacolare il loro progetto. Per farlo avevano deciso di “proteggere” il quartiere di via Irno, dove spesso gli stranieri colpivano con rapine, scippi e furti in appartamento… arrivando ad organizzare ronde contro gli extracomunitari, ronde sfociate in un agguato ad un romeno che avrebbe dovuto servire da esempio per tutti gli altri. Da questa scelta geografica era nato il nome del gruppo, il gruppo di via Irno, una scelta che evocava (forse anche in loro) le scelte compiute, in un’altra città ed in un’altra epoca, dai giovani membri di quella divenuta celebre come la banda della Magliana. Peraltro fu proprio uno degli arrestati di ieri, l’ex collaboratore di giustizia Walter Castagna, a raccontare agli inquirenti – prima della ritrattazione di un anno fa – che in città si fossero costituiti nuovi gruppi criminali, composti da giovani violenti in guerra tra loro per il controllo del territorio… tra gli episodi contestati alla banda nell’ordinanza di custodia cautelare ci sono le rapine al supermercato Di Meglio di via Prudente, quella ad una gioielleria del centro storico, il colpo ad una tabaccheria di via Laspro. E ancora il tentato omicidio ad un imprenditore cui fu rapinato il Rolex, la sparatoria in piazza Flavio Gioia del settembre 2006, la rapina – del Rolex – ad un dentista, avvenuta nel gennaio di quest’anno, l’aggressione in casa ad una coppia belga, e l’estorsione al Dolce Vita, con l’aggravante dell’acquisizione del servizio di guardiania, che rappresenta il settore in cui la criminalità organizzata affonda le radici.

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