Il mese che verrà

Redazione

Un agosto – dal punto di vista climatico – torrido e alquanto sonnacchioso com’è normale che sia sta per lasciare il passo al mese di settembre. Quello della vita quotidiana che si rinnova, tra impegni politici, lavorativi e scolastici. Ebbene, si preannuncia un settembre infuocato, ma stavolta la colonnina del mercurio c’entra poco: stiamo parlando dell’infinita emergenza occupazionale che, purtroppo, ogni volta presenta in scaletta vertenze sfuse e a pacchetti. Quella dei precari della scuola è la punta dell’iceberg, ben visibile anche grazie alla rabbiosa determinazione con cui i lavoratori stanno cercando di difendere la pelle dai tagli in arrivo. Altrove, non se la passano certo bene; in molte aziende “mobilità” resta la password preferita, in altre si aggira il fantasma del licenziamento, mentre c’è chi continua a lavorare pur sapendo che potrebbe finire tutto molto presto, come nel caso dell’Alcatel Lucent Battipaglia, dove 500 interinali portano avanti una battaglia a difesa dei loro diritti già da un pezzo e che – da settembre in poi – torneranno in prima fila con esponenti politici e Management aziendali, sindacati ed RSU aziendali, per cercare di scongiurare l’apparentemente scontata esternalizzazione aziendale che andrebbe inevitabilmente a ricadere – con effetto-domino – sulle teste dei lavoratori, con tagli all’organico.

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