Una serata sobria. Protagonista unico: Gianni Minà. Premiato alla carriera dalla giuria del premio Charlot e con il Volante d’Oro dall’Aci di Salerno per come ha saputo guidare, in 50 anni di carriera, la notizia sui sentieri della serietà e della professionalità. Parafrasando il titolo di un bel film di Ettore Scola quella svoltasi nell’arena dei templi è stata “una serata particolare”. Il sipario si è alzato su un video del programma “Blitz” di cui erano ospiti Pino Daniele e Massimo Troisi. Poi i racconti di Minà su Benigni, sul carcere minorile di Napoli, sulla festa dello scudetto di Maratona. Minà, mattatore, ha scavato nella sua memoria e raccontato. Presentando al pubblico i suoi amici, Eddy Napoli che ha cantato il brano scritto da suo padre “Luna Rossa”. Augusto Enriquez, maestro di musica cubano. E poi ancora Beppe Servillo degli Avion Travel, fino ad arrivare al maestro olandese Mark Koss che ha accompagnato l’orchestra di Enriquez, facendo eseguire due brani di una produzione musicale realizzata negli USA su Charlie Chaplin. La musica e le immagini, dunque, e poi, ancora, i racconti. Sul video è apparso Eduardo, nell’ultima intervista rilasciata prima della sua morte… Nel ricevere la statuetta del Vagabondo, il giornalista si è commosso: “Sono molto felice di essere qui, a Paestum: siamo abituati, infatti, a ricevere riconoscimenti all’estero, mentre in Italia è come se non fossimo mai esistiti. Per questo dico Grazie al Premio Charlot che oltre a conferirmi un riconoscimento graditissimo, mi ha consentito di fare qualcosa che non facevo da tanto temo, salire su un palco per fare spettacolo. Ci siamo divertiti e spero che anche il pubblico si sia divertito con noi”.
Il premio Charlot omaggia Minà
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