Il sindaco racconta la Piazza

Redazione

Più che presentazione, una straordinaria esperienza di democrazia fatta di ripetuti confronti con l’opinione pubblica, con i cittadini, per illustrare contenuti e dettagli di un grande progetto di trasformazione urbanistica, questo il senso degli incontri al Capitol con De Luca, con il primo cittadino lì a togliere i veli alla Salerno che verrà, prima ancora che prenda forma. “Piazza della Libertà è destinata a diventare – ha detto il Sindaco – uno degli elementi simbolo della città per i prossimi secoli”. Con una punta d’orgoglio, De Luca ha tracciato paragoni importanti, come Piazza del Plebiscito di Napoli, Piazza del Campo di Siena, Piazza San Pietro di Roma. In definitiva, un’opera destinata ad entrare nella storia ed a segnare l’identità della comunità. Nell’area di Santa Teresa è stata fatta l’operazione di riqualificazione urbanistica più imponente d’Italia; detto così, già suona come un evento straordinario, ma bisogna tener pure presente che tutto ciò è stato portato avanti con caparbietà in un momento storico caratterizzato dalla crisi economica e dai tagli governativi. Il plastico rappresenta tutta l’area che va fino a Santa Teresa, quella che prima era una zona di totale degrado e che per decenni è stata ritrovo di tossicodipendenti, spacciatori e barboni. Un restyling avviato con la demolizione di manufatti vetusti, cantieri abbandonati, muri di cinta e capannoni dismessi. In 10 anni di lavoro capillare e tenace, quasi ossessivo – come sottolineato da De Luca – è stato spazzato via tutto il degrado ed il passato ingombrante, per far posto alla risorsa mare ed al futuro di Salerno. Un grafico crescente, anzi, Crescent.

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