Amarezza ed incredulità per Pierluigi Spadafora, l’avvocato salernitano da ieri agli arresti domiciliari per presunti falsi legati alla concessione di titoli di soggiorno. Spadafora, insieme a due collaboratrici di Siracusa, sarebbe al centro di un giro anomali di ricorsi depositati nella Questura siciliana da alcuni stranieri assistiti dallo studio legale. Complessivamente sarebbero state 430 le istanze inoltrate nelle quali, in diversi casi, secondo l’accusa, sono stati riscontrati falsi macroscopici anche in relazione a retrodatazione di ricorsi presentati fuori termine se non addirittura mai presentati. Per ciascuna istanza l’importo previsto di rimborso era di circa un migliaio circa di euro. Ma per carenza di fondi degli oltre 400 mila euro richiesti per il ricorso al gratuito patrocino non sarebbe stato liquidato alcunché dallo Stato. L’avvocato Teresa Sorrentino, che difende il collega Spadafora, ha una linea precisa che respinge tutte le accuse addebitate dalla Procura di Siracusa ritenendole interamente infondate e basate sull’interpretazione di alcune frasi intercettate nel corso di conversazioni tra lo stesso Spadafora e le sue collaboratrici. Gli atti sono stati trasmessi in queste ore al gip del Tribunale di Salerno che ora dovrà fissare l’interrogatorio di garanzia.
Immigrazione: Spadafora respinge accuse
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