Imprese giovanili: buona performance nel salernitano

Redazione

In provincia di Salerno le imprese giovanili, caratterizzate dalla partecipazione assoluta o maggioritaria di giovani con meno di 35 anni, risultano più di sedicimila, determinando un tasso giovanile provinciale del 13,5%, analogo a quello della Campania e di gran lunga superiore alla media nazionale (10%). L’analisi settoriale promossa dalla Camera di Commercio rivela un particolare interesse dei giovani imprenditori per le attività caratterizzate da più basse barriere all’entrata, come il commercio all’ingrosso e al dettaglio; seguono il settore turistico e quello agricolo. Il settore dell’alloggio e ristorazione si caratterizza per la maggiore incidenza di imprese giovanili sul totale, con un tasso giovanile del 20%, seguito dal commercio mentre l’agricoltura presenta un’incidenza giovanile inferiore al valore medio provinciale. Nel settore manifatturiero si rileva, al contrario, una presenza giovanile molto contenuta. Nel complesso si rileva un calo di 223 unità perché molte imprese giovanili cessano di essere tali per motivi anagrafici, anche se il saldo della nati-mortalità è comunque positivo: 1.770 unità. «La nuova imprenditoria giovanile della nostra provincia – dichiara il presidente della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete – fa registrare significativi segnali di vivacità. Infatti, le oltre 3mila imprese giovanili nate nel 2016 su un totale di circa 8 mila iscrizioni, ci dicono che ogni 10 imprese che nascono, ben 4 sono costituite da under 35, con tassi ben al di sopra delle medie nazionali. La sfida che come sistema camerale abbiamo raccolto è fare in modo che tale imprese superino la difficile fase dello startup- ricorda il presidente Prete. In tal senso i percorsi di alternanza scuola lavoro e il network di industria 4.0 appena lanciato a livello nazionale possono costituire valide risposte».

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