L’incendio di Sala Consilina riporta d’attualità il dibattito sulla prevenzione degli incendi, sulle campagne d’informazione, su cosa fanno realmente gli enti locali per affrontare un’emergenza tipica dei mesi estivi. Oggi i nuclei e le associazioni di Protezione civile lanciano l’allarme sui ritardi negli interventi per la salvaguardia del territorio. In particolare, si ricorda il caso della mancata convezione del servizio spegnimento incendi boschivi nella provincia di Salerno. Fino all’anno scorso, infatti, il settore foreste della Regione Campania ha attivato la campagna anti-incendio dei boschi, stipulando per l’area protetta e ad elevato rischio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano una convenzione con i nuclei e le associazioni di Protezione Civile per le attività di avvistamento e spegnimento degli incendi. Quest’anno la convenzione è stata avviata solo per l’avvistamento delle fiamme ma non per lo spegnimento, a differenza di quanto fatto per le province di Avellino, Napoli, Benevento e Caserta, che si sono viste riconfermare le attività di avvistamento e spegnimento. La disparità di trattamento penalizza il territorio salernitano e lo espone a rischi notevoli, visto che i nuclei di Protezione Civile al momento possono intervenire solo nel Comune di loro competenza, lasciando sguarniti diversi comprensori territoriali. In pratica, vuol dire che possono verificarsi ritardi nello spegnimento delle fiamme con conseguenze anche gravi. E’ per questo che le associazioni del settore protezione civile chiedono alla Regione Campania di riattivare subito la convenzione, per evitare che gli incendi estivi possano trasformare in tragedie per l’ambiente e per l’uomo.
Incendi: manca convenzione per spegnimento
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