Indagini su tutte le piste possibili per il rogo che ha semidistrutto la Nappi Sud di Battipaglia. Si cerca di capire anche se ci siano state emissioni nocive in atmosfera. Non può dirsi con certezza o comunque oltre ogni ragionevole dubbio che l’incendio alla Nappi Sud di Battipaglia sia d’origine dolosa. Secondo gli investigatori è troppo presto per dirlo. Solo una volta terminato l’intervento dei Vigili del Fuoco, che stanno lavorando ormai da oltre 48 ore allo spegnimento del rogo, sarà possibile fare un sopralluogo tecnico di precisione e stabilire se le fiamme siano partite dall’interno o dall’esterno dei capannoni andati a fuoco. Ieri s’era parlato di un possibile corto circuito nella palazzina uffici, andata distrutta insieme alle linee di lavorazione del legno e all’area di stoccaggio della carta pressata. Ma qualcuno aveva anche ventilato l’ipotesi di una combustione partita da fuori, capace di avvolgere a cerchio- ed in pochi istanti- quella parte di superficie della Nappi Sud. Insomma, per appurare s edietro il rogo ci siano una mano ed una regia bisognerà aspettare. Ancora nella tarda serata di ieri i focolai di incendio tra carta e legno si facevano sentire e vedere, con lingue di fuoco a levarsi alte e le squadre dei caschi rossi dei distaccamenti di Salerno ed Eboli pronte ad intervenire. Gli agenti del commissariato di Polizia di Battipaglia, diretti dal vicequestore Imma Acconcia, non trascurano nemmeno i dettagli: sotto il coordinamento della Procura di Salerno- e del pm Guglielmotti- si lavora per acquisire testimonianze ed elementi utili: tra questi potrebbero esserci anche i video di alcuni sistemi di sicurezza presenti nella zona industriale di Battipaglia. Intanto, si moltiplicano le reazioni politiche. Da destra a sinistra si chiede chiarezza. La sindaca della città della Piana, Cecilia Francese, ha auspicato un intervento incisivo della magistratura per fare luce su una catena di episodi sospetti: a cominciare da un altro incendio, quello che un anno fa distrusse un’altra piattaforma per la lavorazione dei rifiuti, la Sele Ambiente. Al Prefetto, invece, viene chiesto un controllo sulla miriade di aziende private che operano nel ciclo dell’immondizia, con altissima concentrazione proprio nell’area industriale battipagliese. Intanto Arapc ed istituto zooprofilattico lavorano ai campionamenti per capire se possano esserci state emissioni nocive in atmosfera.
https://www.youtube.com/watch?v=1rUhCLNKhwM