Si chiamava Giovanni Bruno, il 79enne morto ieri sulla provinciale 29.
Una strada che l’anziano aveva percorso migliaia di volte quando lavorava come autista dei bus di linea della Sita tra Olevano e Battipaglia. Bruno era a bordo della Fiat 500, guidata dal figlio, che si è scontrata con una Lancia Y in un impatto fatale.
Una strada pericolosissima, la SP29, visto che solo due mesi fa, il 14 settembre, nello stesso tratto, morì il 27enne Davide Iannone , a bordo di una Ford Fiesta.
Negli ultimi anni la provinciale 29 è diventata tristemente nota per la sua pericolosità, con troppi incidenti gravi e un elevato bilancio di vittime. Il 24 marzo dello scorso anno, Mariarosaria Conte, 35 anni, morì mentre si recava al lavoro. Il 3 settembre, due giovani bengalesi sono stati travolti mentre viaggiavano in sella a bici elettriche.
La pericolosità della strada, di cui sono consapevoli amministratori locali e residenti, i quali da tempo chiedono l’installazione di dossi, sistemi di rallentamento e una segnaletica più visibile, però non giustifica l’enorme tributo di sangue versato.
Intanto nella notte, si è sfiorata un’altra tagedia: intorno alle tre, il 118 ha contattato la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco per un’auto ribaltata in via Malche, nel comune di Giffoni Sei Casali, con a bordo 2 ragazzi di 21 e 22 anni. All’arrivo sul posto, la squadra dei caschi rossi di Giffoni Valle Piana ha dovuto estrarre dalle lamiere della vettura accartocciata il ventiduenne.
Il ragazzo era vigile ma in condizioni gravi, mentre la ragazza che viaggiava al suo fianco era già riuscita ad uscire dall’abitacolo.
Sul posto i Carabinieri per i rilievi del caso e per comprendere se nell’incidente sono coinvolte altre automobili.