Incontro con De Luca e sit-in pro cavalluccio

Redazione

Un incontro col sindaco De Luca, un sit-in pacifico nell’area antistante il tribunale fallimentare il prossimo 16 marzo, striscioni all’Arechi nella prossima gara col Grosseto. Sono queste le prossime mosse che i tifosi granata metteranno in atto per cercare di smuovere le acque per ciò che concerne la questione cavalluccio. E’ quanto emerso nel corso della seconda importante riunione a distanza di pochi giorni organizzata dai Salerno Ultras e svoltasi ieri sera in un’affollata sala stampa dello stadio Arechi. Erano circa 300 i presenti, ultras, tifosi organizzati, gente comune, supporters granata provenienti dal capoluogo ma anche dalla provincia. C’è chi si è sobbarcato anche un centinaio di chilometri per esserci e per poter esprimere la propria opinione in merito. Centrato a priori l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza su un tema caldo, che sta a cuore a migliaia di persone. Ora, in attesa di incontrare il sindaco, che potrà fare opera di mediazione tra la curatela fallimentare e il presidente Lombardi, la palla passerà proprio al patron granata, concentratissimo in questa fase sul raggiungimento della salvezza della squadra. Per il momento non è prevista alcuna offerta da parte del numero uno della Salernitana per portare avanti la trattativa privata, né tantomeno sembra esserci alle porte qualche soggetto interessato a partecipare alla sesta asta per i beni immateriali della vecchia società. Possibili sviluppi? Difficile dirlo oggi. Molto dipenderà dalle mosse di De Luca, che di certo non potrà mettere mano alla tasca, ma solo intervenire a livello di diplomazia. E allora bisogna avere fiducia nelle capacità del presidente Lombardi che, però, ha anche la necessità di far quadrare i conti e non può compiere passi più lunghi della gamba. Di certo c’è che il tempo stringe e che i 90 anni di calcio a Salerno andranno festeggiati in maniera adeguata, ovvero col cavalluccio e tutto il resto. L’importante è tenere alto il livello d’attenzione e non far tornare nel dimenticatoio la questione, visto che è già mortificante immaginare la storia della Salernitana in mezzo alle carte del tribunale fallimentare.

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