Il 17 luglio meeting al Campus di Baronissi

Infezioni post-trapianto, focus all’Università di Salerno

Il nostro territorio al centro di una ricerca avanzata di livello internazionale
Alessandro Ferro

Progettare un algoritmo per la previsione e diagnosi rapida di sepsi nei pazienti con trapianto di organi solidi. E’ questo il principale obiettivo del progetto SEPSOT-CODE che unisce varie università d’Italia. Il kickoff meeting si terrà il 17 luglio al Campus di Baronissi dell’Università degli Studi di Salerno, Facoltà di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria. L’evento, finanziato con circa 2.5 milioni di euro dal Partenariato Esteso PNRR INF-ACT, con capofila Università dell’Insubria di Varese, il cui responsabile scientifico è il Professore Nicasio Mancini, segna l’inizio di una collaborazione che coinvolge diversi partner clinici e di ricerca a livello nazionale. Inoltre rappresenta un’importante occasione per consolidare le sinergie tra i partecipanti, pianificare le attività future e definire le strategie di intervento e le modalità operative per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e di laboratorio. Il progetto SEPSOT-CODE prenderà il via grazie all’impegno dei professori Gianluigi Franci e Pasquale Pagliano, responsabili scientifici per UniSa. I lavori, che si svolgeranno nell’aula delle lauree del campus di Medicina, saranno introdotti dal Prorettore, il professore Carmine Vecchione, e dal Direttore del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria dell’UNiSa, il professore Annibale Alesssandro Puca. Durante il kickoff meeting, esperti provenienti da diversi istituti clinici e di ricerca si incontreranno per discutere le prime fasi operative del progetto. L’obiettivo è unire le competenze dei vari partner per affrontare in modo innovativo e integrato le infezioni legate ai trapianti di organo, sfruttando tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale. Il kickoff meeting del 17 luglio rappresenta un passo fondamentale verso il successo del progetto e l’implementazione delle sue innovazioni tecnologiche e cliniche, portando il nostro territorio al centro di una ricerca avanzata di livello internazionale.

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