Influenza A: è psicosi

Redazione

18 dicembre-18 gennaio: individuata e circoscritta in questo periodo la punta massima, e dunque il lasso di tempo maggiormente a rischio, dell’influenza A sul territorio nazionale. Dal Ministero della Salute mandano a dire che la pandemia non è grave e che la situazione è assolutamente sotto controllo, ma il timore aumenta e rischia di trasformarsi in psicosi popolare dopo il primo decesso in Italia, quello del 51enne napoletano che si è spento nella notte al Cotugno a causa di una sopraggiunta insufficienza renale acuta. Di contro, migliorano progressivamente le condizioni del giovane cavese colpito dal virus H1N1. In stato d’allarme i genitori che vedono l’inizio del nuovo anno scolastico come una minaccia, ma se l’ipotesi slittamento dell’apertura delle aule è stata bocciata, evidentemente non esiste alcun rischio per i bambini. In definitiva, è una emergenza che va gestita e superata con razionalità ed estrema calma; l’importante è informarsi in merito alla somministrazione dei vaccini che, lo ricordiamo, sarà interamente a carico dello Stato e – per quanto riguarda le persone maggiormente esposte a contagio – utilizzare gli strumenti utili atti a contrastare il virus, ovvero mascherine protettive, guanti e tute anti infezioni e calzari specifici.

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