Influenza A: salgono a 67 le vittime italiane

Salgono a 67 le vittime in tutta Italia. Meno di quante sarebbero se a circolare fosse una normale influenza di stagione. Questi i dati diffusi dal Ministero del Welfare per rassicurare i cittadini sull’incidenza dei decessi sulle persone colpite. Fino ad oggi sono circa 167.680 gli italiani vaccinati contro l’influenza. La priorità è stata riservata alle donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, ai soggetti dai 6 mesi ai 64 anni appartenenti alle categorie a rischio per patologie preesistenti, con priorità assoluta per i bambini. Il virus della nuova influenza non è di per sé pericoloso. Statisticamente l’incidenza dei decessi provocati dalla normale influenza è, in percentuale, maggiore rispetto a quelli dell’influenza A. La pericolosità del virus è dovuta sostanzialmente alle complicazioni che il ceppo stesso può provocare in un paziente dal quadro clinico già particolarmente compromesso. La nota ufficiale del Ministero recita: “Ad oggi la percentuale delle vittime legate all’influenza A è dello 0,0038% dei malati, contro lo 0,2% di quelle attribuibili ad una normale influenza”. Secondo l’organo governativo presieduto dal Ministro Sacconi è quindi ingiustificato il crescente allarmismo, specialmente in Campania dove le vittime sono salite a 23 con la morte di un albanese 37enne. Tutte le persone decedute, sottolinea ancora il Ministero, sono tali a causa della formula che ormai ogni italiano conosce a memoria: “Gravi patologie pregresse” Al Ruggi d’Aragona di Salerno ci sono 15 persone ricoverate per l’influenza A. Otto sono risultate positive al test. Per gli altri sette si è in attesa di conoscere l’esito del tampone. In provincia, a Pagani c’é un paziente con il virus in rianimazione; a Battipaglia ci sono tre persone ricoverate risultate positive; sette quelli ricoverati a Eboli; uno è a Polla; tre sono nell’ospedale di Vallo della Lucania; due in quello di Sarno. Sono tutti risultati positivi al test. A Scafati, invece, ci sono quattro casi sospetti.