Brividi di freddo? Mal di testa? Giunture doloranti? Quattro giorni con la febbre a 40° e la nausea? Il male di stagione si fa sentire ed il virus dilaga: a farla da padrona, da qui ad un mese, è l’influenza. L’epidemia, prevista e temuta, si sta avvicinando al “picco” – inizialmente previsto per i primi di febbraio, ma che visti i numeri già importanti potrebbe essere anticipato alla seconda metà di gennaio – e nell’ultima settimana sono stati ben 250.000 gli italiani che si sono messi a letto. Secondo il rapporto del sistema di sorveglianza Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità, nella settimana dal 5 all’11 gennaio il tasso di incidenza è salito al 4,21 per mille, contro il 3,04 della settimana precedente. In tutto, sono 248.300 le persone colpite. Un tasso record: in solo due stagioni (1999-2000 e 2007-2008) si era registrato all’inizio di gennaio un numero maggiore di malati. La conferma, secondo gli esperti, che l’epidemia “Australiana” sarà particolarmente virulenta. A pagare lo scotto dell’influenza sono soprattutto i bambini tra i 0 e i 4 anni, con 6,38 casi per mille assistiti, mentre tra i 5 e i 14 anni l’incidenza è di 4,55 per mille e tra i 15 e i 64 anni del 4,59. Meno colpiti gli anziani: 2,20 casi per mille tra gli over 65. Un ultimo dato: mai come quest’anno si registra una diminuzione della validità del vaccino, circa il 40% di mancata copertura, che consente il manifestarsi dell’influenza, anche se con una sintomatologia meno aggressiva.
Influenza, picco in arrivo
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