I numeri relativi all’ingiusta detenzione sono in aumento. È quanto afferma il garante campano delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello. A Salerno sono state 16 le ordinanze di pagamento per riparazione per ingiusta detenzione affrontate dalla Corte d’Appello per un totale di 761.394. Sedici, quindi, le persone che, nel corso del 2023, hanno subito errori giudiziari, finendo a trascorrere del tempo in una situazione di ingiusta detenzione. Nell’anno precedente le richieste di risarcimento erano state 12. «Bisogna distinguere i casi di indennizzo per ingiusta detenzione da quelli di risarcimento derivante da errore giudiziario: quest’ultimi non costituiscono oggetto di studio dei dati» spiega Ciambriello, portavoce nazionale della Conferenza dei Garanti territoriali delle persona private della libertà personale. Nella classifica, al primo posto c’è la Corte d’Appello di Reggio Calabaria che, nel corso dello scorso anno, ha emanato ben 82 ordinanze di pagamento per riparazione all’ingiusta detenzione; seguono poi Catania e Palermo (53 casi), Catanzaro (52 ordinanze), Napoli (43 ordinanze) e poi la Corte d’Appello di Salerno. Da Ciambriello, dunque, arriva l’invito alle istituzioni affinchè venga fatta una seria riflessione «per interventi efficienti di prevenzione, superando una visione “carcerocentrica”.
L’allarme del garante Ciambriello
Ingiusta detenzione, 16 risarcimenti a Salerno
La Corte d’Appello di Salerno ha versato 761mila euro
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