E’ una donna proveniente da un Paese dell’Est e sposata con un cittadino di Casamicciola la prima vittima della frana verificatisi sull’isola. Il corpo è stato individuato e recuperato in piazza Maio, dove è stata travolta dal fango. Intanto si cercano gli altri dispersi, una dozzina.. mentre la famiglia con il neonato, di cui non si avevano notizie e tracce, è stata ritrovata: sono tutti salvi e ricorreranno alle cure dei medici.
La frana è venuta giù, alle primissime luci dell’alba, dal monte alle spalle della frazione dell’isola, così come avvenuto nel novembre del 2009, e ha trascinato massi e detriti che hanno causato il crollo di almeno 10 edifici.
Sul posto stanno operando 70 uomini dei vigili del fuoco, insieme a personale della Protezione Civile e agli uomini delle forze dell’ordine ma i soccorsi sono resi complicati anche dalle difficili condizioni meteo. Complessivamente sono 20 i mezzi impiegati tra elicotteri, droni e movimento terra.
“La prefettura di Napoli – l’unica autorizzata a diffondere informazioni – insieme alla Regione sta disponendo l’evacuazione di circa 200 persone”, ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che ha parlato di “una situazione grave, con persone probabilmente ancora sotto il fango”.
Le zone in cui è più visibile la forza con cui la frana ha colpito sono il porto di Casamicciola e piazza Bagni: dal monte Epomeo ha ceduto il terreno e la valanga di fango ha cancellato la vegetazione, gli alberi sono venuti giù come birilli lasciando nudi i fianchi del monte. Il lungomare del comune ischitano sembra un area di demolizione auto: sono ammassate almeno una decina di vetture e due bus turistici che la forza della frana ha trascinato giù. Anche il mare al porto ha cambiato colore: è diventato marrone a causa di quel fiume di fango sceso dalla montagna.
La Protezione civile regionale ha approntato gruppi elettrogeni che verranno messi in funzione in modo da potere consentire le ricerche anche con il buio. Restano invece ancora senza luce e acqua i 100 isolati, impossibili da raggiungere per i soccorritori. Albergatori e ristoratori, intanto, hanno dato la loro disponibilità ad offrire accoglienza e pasti a chi serve. Nella sede provvisoria del Comune è stato aperto il centro operativo comunale. E’ in corso sull’isola anche la ricerca di strutture pubbliche, come palestre e scuole, dove sistemare temporaneamente persone rimaste senza casa.