Primi risultati dall’indagine interna al Fucito di Mercato San Severino
Nessun episodio di razzismo secondo Giuseppe Longo. Il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria di Salerno chiarisce quanto accaduto alle 3 di domenica mattina all’ospedale Fucito di Mercato San Severino. Le frasi “devi morire, torna nel tuo paese” non erano rivolte a Souleymane Rachidi ma ad un operatore sanitario. È quanto emerge dall’indagine interna immediatamente avviata dal manager in seguito ai fatti denunciati con un video su facebook dal cittadino ivoriano. “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo“. Questa è la precisazione del direttore generale Longo dell’azienda ospedaliera universitaria di Salerno, nella quale rientra il plesso di Mercato San Severino. “È stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” dice Longo. Che poi aggiunge “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmessi all’Ufficio Procedimenti Disciplinari. Le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. Sembra sgonfiarsi quindi il caso che aveva ricevuto, nelle ultime ore, un clamore mediatico a livello nazionale. Almeno nell’ambito del razzismo mentre resta la gravità delle frasi pronunciate all’interno di un ospedale che porterà a sanzioni disciplinari. https://www.youtube.com/watch?v=4VOGQT62yVA