Un’Arechi pieno è forse pura utopia visti i tempi che corrono ma aspettarsi uno stadio che spinga la squadra alla vittoria è una lecita speranza di Grassadonia e dei giocatori. Contro il Gallipoli la Salernitana ha bisogno dei suoi tifosi, ora più che mai. Fuori da qualsiasi retorica, è giusto sottolineare l’importanza del pubblico in un momento delicato come questo. L’ultimo posto in classifica con 6 punti in 14 gare farebbe scoraggiare qualsiasi tifoso ma la prestazione offerta a Grosseto e i timidi segnali di crescita mostrati dalla squadra possono e devono dare un pizzico di fiducia in più per il futuro. La situazione è critica ma non sembra del tutto compromessa: la Salernitana ce la può fare grazie anche all’apporto di quel pubblico che Jadid ha conosciuto in passato da avversario. «Il pubblico di Salerno si sa che è molto caloroso – afferma Abderrazak Jadid, centrocampista della Salernitana. Un pubblico che ho conosciuto da avversario, ora è il mio pubblico e spero due venerdì ci siano tanti tifosi allo stadio». Al termine del pareggio di Grosseto Grassadonia si è affrettato a lanciare un appello ai tifosi raccolto subito da Jadid e dal resto della squadra. La Salernitana chiama a raccolta il suo pubblico all’Arechi. «Avere il pubblico dalla nostra parte – prosegue Jadid – dal primo minuto fino alla fine può darci una mano e sicuramente condizionare l’avversario». Venerdì sera sarebbe bello vedere, ad esempio, i 12.500 spettatori presenti due anni fa in occasione di un’altra partita contro il Gallipoli, giocata sempre di sera allo stadio Arechi: era la seconda giornata del campionato che segnò poi la promozione della Salernitana in serie B. Allora fu pareggio ma ora i granata inseguono la vittoria.
Jadid: abbiamo bisogno dei tifosi
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