“Keep Solofrone Clean” è il titolo di un’importante operazione svolta lungo il Solofrone da parte della Guardia Costiera di Agropoli, diretta dal tenente di vascello Giulio Cimmino con il coordinamento della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. Nel corso delle indagini, partite nel 2017 ed eseguite dal Nucleo di Polizia Ambientale, sono state controllati stabilimenti industriali ed aziende zootecniche, per appurare se vi fossero scarichi illeciti di veleni nel fiume. I risultati di questa operazione sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la Sala Briefing dell’Ufficio Circondariale marittimo agropolese alla presenza del procuratore capo di Vallo, Antonio Ricci, e del comandante del Compartimento Marittimo di Salerno, il capitano di Vascello Giuseppe Menna.
L’indagine è partita dalle tracce di cromo nel fiume Solofrone superiore ai valori limiti previsti dalla legge nell’ambito dei campionamenti periodici eseguiti dall’ARPAC: si tratta, nello specifico, di sali di cromo contenuti nei calcestruzzi e nelle lavorazioni galvaniche. Per questo gli uomini della capitaneria non si sono basati solo sulla produzione industriale vera e propria ma anche sui parametri di escherichiacoli e di altri elementi che sono stati individuati nel fiume con valori che superano i limiti previsti dalle tabelle del codice dell’ambiente. Verifiche, ispezioni e controlli eseguite dai guardiacoste, su disposizione della magistratura, hanno portato sotto la lente d’ingrandimento 21 opifici nelle aree industriali di Agropoli, Cicerale e Ogliastro Cilento: 13 di questi sono stati sanzionati ai sensi del codice dell’ambiente secondo la procedura semplificata. Essa prevede l’impartizione di prescrizioni da parte della polizia giudiziaria che sono asseverate dall’autorità competente, in questo caso l’Arpac di Salerno, con comunicazione della notizia di reato alla Procura. Si dà quindi un termine per adeguarsi agli standard imposti a seguito del quale poi si effettua nuovamente il controllo: se la procedura dà esito positivo si eroga solo una sanzione amministrativa, in caso contrario la procedura semplificata penale diventa ordinaria e si seguono le normali vie previste dal codice di procedura penale.