Dopo giorni di polemiche, e in base al monitoraggio della cabina di regia dell'Istituto superiore della sanità e del ministero della Salute aumenta il numero delle regioni in zona rossa. Insieme alla Campania anche la Toscana da ieri sera ha cambiato colore, portando a sette i territori rossi in Italia (si aggiungono a Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia di Bolzano e Val d'Aosta). Le Regioni in zona arancione salgono a 9 con Emilia-Romagna, Friuli e Marche che si uniscono ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria. Restano gialle Lazio, Molise, Trento, Sardegna e Veneto.
La decisione, filtrata ieri ad ora di pranzo, è stata ufficializzata in serata dallo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, sui suoi profili social: "Ho appena firmato un'ordinanza che istituisce due nuove aree rosse (Campania e Toscana) e tre nuove aree arancioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche). So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c'è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie. Ce la faremo. Ma è indispensabile il contributo di tutti".
Se la stretta aumenta, il report dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero Salute, sempre in base al monitoraggio, segnala che l'epidemia in Italia "seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente": l'Rt medio nazionale, il fattore di replicazione dell'epidemia, è sceso sotto l'1,5. Era a 1,71 in base ai dati della settimana dal 26 ottobre al primo novembre, adesso è sceso a 1,43. In molte regioni però la situazione, tenendo conto non solo dell'Rt ma anche dei 21 indicatori utilizzati dalla Cabina di regia, sarebbe in peggioramento.