La Commissione d’inchiesta sui rifiuti sposa la linea De Luca

Redazione

La Commissione parlamentare d’inchiesta sugli illeciti connessi nella gestione dei rifiuti promuove Salerno e la sua provincia. Ieri, dopo aver fatto tappa a Napoli e Caserta, la Commissione ha concluso la tre giorni campana con sopralluoghi ed audizioni. Il quadro che emerge è sicuramente incoraggiante, soprattutto se confrontato con le altre realtà campane, dove cattedrali di rifiuti si affiancano a campi di colture. Per ciò che concerne il territorio salernitano non emergono evidenti infiltrazioni di gruppi criminali legati alla gestione dei rifiuti. Sulla questione termovalorizzatore, la Commissione sembra sposare la linea del primo cittadino di Salerno Vincenzo De Luca. La città di Salerno, ha quasi raggiunto un livello di raccolta differenziata pari al 70%. L’impianto, infatti, per essere utile dovrebbe bruciare almeno 400 mila tonnellate di rifiuti. Dunque, per rappresentare un investimento vantaggioso per il privato e redditizio per il Comune, l’impianto dovrebbe avere una capacità tale da servire anche le province di Benevento ed Avellino. Potrebbe risultare improduttivo per i rifiuti prodotti nella sola realtà salernitana. A chiarire i dettagli relativi ai quantitativi di immondizia da bruciare dovrebbe essere il piano regionale per il ciclo dei rifiuti, ma finora dalla normativa attuale non emergono elementi di certezza al riguardo.

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