In quel naufragio persero la vita 32 persone mentre altre 157 rimasero ferite

La Costa Concordia e la lezione sul senso di responsabilità

Gregorio De Falco: "Mi piace citare la favola africana del colibrì, che ci insegna che ognuno, anche il più piccolo può contribuire, fare qualcosa... sempre"
Francesca Salemme

Tredici anni fa oggi davanti all’Isola del Giglio si inabissò la Costa Concordia. Un naufragio – a così pochi metri dalla costa – nel quale persero la vita 32 persone mentre altre 157 rimasero ferite. Un naufragio di cui gli alunni dell’istituto comprensivo Genovesi di Giffoni Sei Casali – nati tra il 2011 e 2012 – non avevano sentito parlare e di cui, invece, oggi hanno avuto testimonianza diretta grazie all’incontro organizzato, nell’aula consiliare del Comune, con il comandante Gregorio De Falco, coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso del naufragio, protagonista all’epoca di una celeberrima telefonata col comandante Schettino – “Schettino, salga a bordo, cazzo “- in cui lo richiamava alle sue responsabilità. Un confronto importante per i ragazzi che si pone l’obiettivo di sensibilizzarli nel ruolo attivo che ciascuno può svolgere, incoraggiandoli ad essere cittadini consapevoli e impegnati.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.