Ventitrè anni fa l’alluvione che provocò la strage nel fango in diversi paesi della provincia di Salerno, in particolare a Sarno

La lava di fango: oggi è il giorno del dolore

Il ricordo di quella tragedia del 5 maggio del 1998 è ancora vivo nella memoria di tutti
Francesca De Simone

L'alluvione, la colata di fango che travolge tutto e tutti, le vittime, il dolore: oggi per Sarno, così come per Siano, Quindici e Bracigliano è il giorno del ricordo. E' il giorno della memoria di quella terribile tragedia che appartiene al passato, ma che lascia ferite ancora aperte. Il 5 maggio del 1998 la "strage nel fango" provocò la morte di 160 persone, di cui 137 nella sola città di Sarno. La frazione di Episcopio venne totalmente distrutta. Da quel fiume di fango che avanzava dal monte Saro furono travolte centinaia di case, compreso l'ospedale Villa Malta. Tra le vittime ci furono anche alcuni medici che non si allontanarono dalla struttura nemmeno quando capirono cosa stesse succedendo. Le operazioni di soccorso durarono giorni e furono terribilmente complicate perché i detriti di fango avevano letteralmente seppellito alcune abitazioni arrivando fino ai piani alti. Furono diversi i distaccamenti di forze dell'ordine, vigili del fuoco e volontari provenienti da varie zone d'Italia a prestare soccorso alle popolazioni colpite. Sono trascorsi 23 anni da quella terribile tragedia che ha profondamente segnato il nostro territorio. In piazza 5 maggio a Sarno sono stati piantati alcuni alberi, nel ricordo di chi ha perso la vita in quel tragico evento.

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