Ci deve pur essere una strada per uscire dall’incubo. Spetta alle istituzioni trovarla, mettendo a punto ogni misura utile a frenare l’escalation degli incidenti stradali, certo, ma tanto dipende anche da noi comuni cittadini. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: il senso di responsabilità di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni può essere decisivo molto più che un autovelox o un semaforo in più. La Polizia Municipale sta affrontando di petto la questione, in termini di prevenzione prima ancora che di repressione, tanto che – su input del Comune – ha già provveduto a illustrare la mappa delle strade maggiormente a rischio che mette soprattutto il lungomare cittadino sotto i riflettori: i numeri sono impietosi, da un anno a questa parte sono dati da allarme rosso per via dei sinistri e degli investimenti registrati lungo la promenade che percorre la città fino alle porte di Pontecagnano. Il tratto maggiormente a rischio è Lungomare Tafuri, dove si sono verificati 19 incidenti negli ultimi 13 mesi, con 20 feriti e un decesso ma su Lungomare Marconi e Lungomare Colombo le cose non sono andate certo meglio. Altre zone “rosse”, via San Leonardo, via Delle Calabrie nella zona industriale, mentre in zona centro il tratto più pericoloso è stato individuato al Corso Garibaldi, all’incrocio con via Cilento e in Viale Gramsci fino al Parco Pinocchio. Salerno dunque è sotto la lente d’ingrandimento, per capire dove e come intervenire con i super autovelox, per l’acquisto dei quali sono stati stanziati 19mila euro e con nuovi impianti semaforici.
La mappa delle strade a rischio: Lungomare “zona rossa”
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