Il consigliere Iannelli porta in aula ed espone cartelloni con su impresse le bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea

La polemica sul Manifesto di Ventotene arriva a Salerno

Celano attacca la maggioranza riproponendo le parole pronunciate dalla premier Giorgia Meloni alla Camera
Francesca Salemme

Nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno, sede del primo governo dell’Italia liberata, arriva lo scontro sul Manifesto di Ventotene. È il consigliere Arturo Iannelli a portare in aula cartelloni con su impresse le bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea e con tanto di difesa del manifesto scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rosso ed Eugenio Colorni: «L’Europa di Ventotene, non del nazionalismo. L’Europa dei popoli, non dei sovranisti. Viva l’Italia antifascista!».  Con lui le consigliere Cosentino, Figliolia, Francese e Siano. Immediatamente il capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano attacca la maggioranza riproponendo le parole pronunciate dalla premier Giorgia Meloni alla Camera.  Iannelli rimuove lo striscione su richiesta del presidente del consiglio comunale, però nel farlo chiosa: «Credo che in questo momento noi assistiamo, come non mai, a un governo intollerante alla democrazia, intollerante alla Costituzione, con tentativi continui di delegittimare quelli che sono stati i padri della Costituzione, della libertà e di tutto quello che sta succedendo in Europa», afferma Iannelli. E ancora: «Ho sentito il bisogno insieme ai colleghi di ribadire questo concetto e di fare questo manifesto».

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