La prima Salernitana di Cari somiglia a quella di Brini

Miracoli in 2 giorni non se ne possono fare, è per questo che mister Cari ha semplicemente cercato di lavorare sulla mente del gruppo, puntellando con qualche nuovo movimento il 4-2-3-1 su cui Brini aveva impostato la squadra. Rispetto all’ultima Salernitana, guardinga, spuntata, presentata dal tecnico marchigiano contro il Torino, con troppi giocatori impiegati fuori ruolo, Cari dovrebbe apportare all’undici base solo poche modifiche. A Piacenza, domani, rientrerà sicuramente capitan Fusco, Galasso tornerà terzino a destra, Soligo giocherà mediano, saranno rilanciati nell’undici base Pepe e Statella. Quest’ultimo, finito nel dimenticatoio, è in ballottaggio con Millesi. La Salernitana, ad ogni modo, giocherà con il 4-2-3-1, con la difesa piuttosto bloccata per frenare l’emorragia in termini di reti subite (11, peggior dato della B), i due mastini a copertura del pacchetto arretrato, due esterni offensivi di ruolo ai lati di Cozza, che sarà il rifinitore alle spalle di Caputo (la Salernitana ha segnato appena 2 gol, solo il Crotone con 1 ha fatto peggio). Tra i convocati dovrebbe figurare per la prima volta anche Fava, che pure non è ancora al top. Il bomber casertano, quando sarà in buone condizioni e quando mister Cari probabilmente cambierà schieramento, passando ad un più equilibrato 4-4-2, darà sostanza al reparto offensivo assieme a Caputo. Intanto, domani i granata dovranno fare attenzione ad un Piacenza non irresistibile, ma comunque capace di conquistare 7 punti. Rispetto alla gara vinta a Bergamo contro l’Albinoleffe, l’ex Castori, deciso a ben figurare contro i granata, dovrebbe tornare al tridente pesante (Moscardelli, Tulli ed uno tra Graffiedi e Guzman), con un centrocampo molto dinamico (Wolf, Bianchi e Nainggolann) ed una difesa che ancora non ha trovato un assetto definitivo (domani davanti a Puggioni dovrebbero giocare Avogadri, Iorio, Rincon e Zammuto) e che ha già subito 7 reti.