Dopo una serie di proteste davanti al centro commerciale della zona industriale di Salerno, gli operai de “La Fabbrica”, ieri mattina, hanno spostato il loro presidio davanti alle Cotoniere, altro centro commerciale che fa capo all’imprenditore Gianni Lettieri. Le maestranze denunciando il mancato rispetto degli accordi da parte della famiglia Lettieri, e preannunciano che in mancanza di risposte la vicenda potrebbe finire in Procura. Chiedono chiarezza su contratti e piano di rientro. «La situazione attuale è che abbiamo un contratto part time a 23 ore che non rientrava nei vecchi accordi – sottolinea Gaetano De Martino, sindacalista Fiadel – Dicevano che avrebbero mantenuto i livelli occupazionali, con un contratto a 40 ore, e dal Comune era arrivato l’ok per la realizzazione dei due centri commerciali. Poi quando siamo stati richiamati, hanno proposto 23 ore settimanali, ovvero 680 euro al mese, una cosa insostenibile. Intanto la proprietà e la Copas, società che gestisce le pulizie, continuano a fare scaricabarile. Siamo disposti anche a rivolgerci alla Procura». Il segretario provinciale della Fiadel Salerno, Angelo Rispoli, aggiunge: «Gli operatori sono alla disperazione, senza stipendio e con assegni familiari scaduti. Abbiamo chiesto di incontrare chi all’epoca fece gli accordi, perché è stata fatta solo pubblicità su posti di lavoro fasulli. Non dimentichiamo poi la vicenda di due operai che hanno terminato gli ammortizzatori sociali, restando senza reddito, e non riescono a rientrare a lavoro».
La protesta degli operai de “La Fabbrica” si sposta alle “Cotoniere
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