L’avvento di Brini sulla panchina granata ha fatto decisamente bene. In cinque partite, sotto la sua gestione la Salernitana ha conquistato sette punti: vittoria con l’Albinoleffe, pareggio a Parma e tre punti nel derby con l’Avellino. La sua Salernitana sta viaggiando alla media di 1.4 punti a partita che dovrà leggermente migliorare in questo finale di torneo se vorrà chiudere la stagione ad almeno 51 punti. Nelle stesse gare del girone d’andata la Salernitana conquistò appena un punto ad Avellino e sotto la gestione Mutti subentrato a Castori che le aveva perse tutte contro Albinoleffe, Rimini, Parma e Livorno. Brini in cinque gare ha fatto decisamente meglio di Mutti che nelle sue cinque partite da allenatore della Salernitana conquistò appena 4 punti. Insomma Brini una minima inversione di marcia l’ha determinata anche se il problema della Salernitana, quello di avere una difesa troppo bucata resiste anche con il tecnico di Porto Sant’Elpidio. L’ex portiere dell’Ascoli dovrà fare un vero e proprio miracolo viaggiando ad una media di oltre 2 punti a partita se vorrà centrare la salvezza. Per intenderci dovrà andare forte così come ad inizio torneo capitò a Castori in quella illusoria partenza che ha coperto errori e problemi di una squadra costruita male ed assortita peggio. Sul finale di torneo peserà e non poco il tipo di preparazione svolto dalla squadra in estate. Ci sono compagini che con i primi caldi scoppiano avendo dato il massimo nella prima parte del torneo, altre squadre che, invece, riescono a dare il massimo in questa fase avendo raggiunto uno standard di forma ottimale. Non è però questo il caso della Salernitana. I granata hanno cambiato mezza squadra rispetto a quella che ha svolto il ritiro a Rocccaporena, un problema che dunque non dovrebbe riguardare la Salernitana ter allestita a gennaio. 14 maggio 2009 Antonio Esposito
La Salernitana di Brini deve correre
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