Quella appena trascorsa è stata la notte degli Oscar. Ebbene abbiamo deciso di assegnare anche noi alcuni premi. Il premio per il peggior film lo vince in assoluto la stagione della Salernitana, che sembra uno di quelle pellicole horror di Serie B, di quelli che si scopre l’assassino già dopo la prima scena. Peggior regia: premio condiviso da Guglielmo Acri e Nicola Salerno, coloro i quali hanno costruito due squadre monche, sarà colpa anche dei pochi soldi messi a disposizione dal patron, ma si assumano le loro responsabilità. Peggiori effetti speciali: Gianluca Grassadonia, quando porta la squadra in ritiro, c’è la certezza che le sue scelte saranno sorprendenti, alcune letture del match poi sono addirittura superlative. Peggior attore protagonista: qui in nomination c’erano parecchi calciatori, ma Caputo e Jadid si aggiudicano la statuetta ad ex aequo per gli orrori che stanno collezionando di settimana in settimana. Come peggiori attori non protagonisti, dopo quello che ha combinato ad Ascoli non si può non assegnare la statuetta a Bastrini, ma anche ai calciatori granata sorpresi dai tifosi in discoteca a Roma con Lupoli, colui il quale ha dissipato le residue chance di salvezza della Salernitana. Peggior trucco: va a Polito la statuetta, perché riesce ad alternare nella stessa partita due facce diverse, quella di para-rigori o estremo baluardo e quella di numero 1 inaffidabile. Peggior sonoro: anche qui c’è un ex aequo, le lamentele di Cozza al momento del cambio hanno stufato, come tutte le lagne dei gufi che hanno smesso di crederci già alla seconda giornata di campionato. Peggior sceneggiatura originale: premio per Carmine Longo e le sue rivelazioni, non avrà peli sulla lingua, ma a volte esagera. Peggior sceneggiatura non originale: a chi parla del ritorno di Fabiani, i cavalli di ritorno non producono quasi mai risultati apprezzabili. Peggior fotografia: ovviamente è quella che ritrae Lombardi e Bacco in un ristorante, se non è una televendita questa, con tanto di retroscena politici, poco ci manca. Peggior montaggio: tutte le voci di possibili cordate venute fuori nell’ultimo mese, di concreto cosa c’è? Al momento nulla. C’è la possibilità di dare anche qualche premio in positivo. Miglior attore straniero: la sua è una storia da libro Cuore, Roberto Merino merita comunque una statuetta per quello che sta facendo dopo un infortunio così grave. Miglior attore esordiente: Federico Dionisi, avercelo avuto prima uno così. Miglior scenografia: ancora una volta ai tifosi, il colpo d’occhio e la colonna sonora al Del Duca erano da applausi.
La Salernitana non è proprio da Oscar
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