“Aiutati che Dio ti aiuta”. E’ in questo proverbio la chiave di volta del finale di torneo della Salernitana. La squadra granata ha pensato solo a se stessa e non agli altri per tirarsi fuori da una posizione di classifica preoccupante. La Salernitana doveva aiutarsi da sola e lo ha fatto conquistando i tre punti al Del Duca e raggiungendo una zona più rassicurante in graduatoria. Non è però finita e guai a tirare i remi in barca troppo presto dando per scontato tutto o quasi negli ultimi 180 minuti della stagione. Bari e Mantova: sei punti a disposizione ma ne bastano anche 4 forse 3 per salvarsi. Degli incroci e delle combinazioni ce ne occuperemo dopo ciò che sottolineiamo adesso e lo stato di salute del gruppo a disposizione di Brini. La squadra che il tecnico ha mandato in campo ha gamba, come si dice in gergo, e può dunque sfoggiare, in alcuni suoi elementi chiave, una forma fisica invidiabile in questo finale di torneo. Ultima considerazione sulla partita di sabato all’Arechi. La settimana che è cominciata e che ci separa dal match con i “galletti” sarà gioco forza condizionata dal tam tam tra le due tifoserie. Prezzi ridotti per i tifosi: 5 euro per la Curva, 10 per i distinti e 15 in tribuna. Si tratta di prezzi non proibitivi per l’ultimo atto all’Arechi di questa Salernitana. Proprio il pubblico giocherà un ruolo fondamentale. Saranno gli ambienti, di Salerno e Bari, infatti, a determinare certi atteggiamenti in campo. I calciatori del Bari sanno perfettamente che i loro tifosi sono gemellati con quelli della Salernitana. Subiranno sollecitazioni a non giocare alla morte. La Salernitana, senza aspettarsi regali dovrà approfittarne, giocare come sta facendo e vincere la partita così come accaduto con Avellino ed Ascoli. Non c’è due senza tre. 18 maggio 2009 Antonio Esposito
La Salernitana s’è saputa aiutare
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