La sfida di Grassadonia

Gianluca Grassadonia avrà un duplice compito alla ripresa del lavoro dopo la pausa natalizia: gestire i nuovi arrivi e velocizzare il loro processo di inserimento oltre che fronteggiare i mugugni ed i musi lunghi di chi avrà già pronta la valigia per essere ceduto. Una situazione non facile anche perché Grassadonia in questa fase di stop dovrà non solo dare una identità al suo gruppo ma dovrà farlo nel più breve tempo possibile perché dal 5 gennaio in poi non saranno più ammessi errori. Ad inizio anno mai Grassadonia avrebbe potuto immaginare che il sogno, quello di allenare la Salernitana, la sua Salernitana potesse avverarsi. La riconferma di Brini, la rivoluzione estiva, tutto lasciava pensare a ben altri scenari. Grassadonia che si divideva tra il corso di allenatore e il lavoro con la Primavera si è trovato in cabina di regia quasi in maniera inattesa, al terzo cambio tecnico e con una patata bollente tra le mani difficile da gestire per chiunque, soprattutto per chi è salernitano. Ma la voglia di allenare, la professionalità e un pizzico di spregiudicatezza lo hanno spinto ad accettare la sfida ed a giocarsi a testa alta l’occasione della vita, per un ex calciatore che ha da poco appeso le scarpette al chiodo ma che vuol restare nel mondo del calcio nel ruolo di allenatore. Gli esami, nel calcio come nella vita non finiscono mai. Le due gare che porteranno al giro di boa, Brescia e Vicenza sono determinanti per far risalire il termometro della fiducia e dell’entusiasmo, ma anche per prendere decisioni importanti che riguardano l’immediato futuro della compagine granata. Grassadonia ha già scelto il gruppo su cui lavorare, calciatori che abbiano voglia e qualità tali da rivoltare come un guanto classifica e pronostici. Grassadonia ci crede, il diesse Salerno è pronto a scommetterci, il Patron è pronto ad investire altri soldi in sede di compravendita. Per la grande impresa, servono giocatori che ci credano almeno quanto loro.