Paraplegico, la sua patologia, non facendogli piegare le gambe lo fa sbattere contro le pareti, bloccando il meccanismo

La storia di Piero, prigioniero del montascale

Chiede l'intervento dell'Iacp - proprietaria dell'immobile - perchè cambi l'apparecchiatura restituendogli un po' di libertà
Francesca Salemme

Pietro Carpentieri è vedovo e paraplegico. Una febbre, quando aveva due anni, lo ha bloccato dalla cintola in giù. Ciononostante fino a qualche anno fa ha avuto una vita attiva e piena, poi un tumore allo stomaco ha aggravato la sua situazione: oltre all’impossibilità di piegare le gambe  è costretto su una sedia a rotelle sempre. Il montascale che è montato nella sua palazzina purtroppo non gli è di molto aiuto: non piegando le gambe nelle curve dei pianerottoli si blocca contro le pareti e non riesce a proseguire nella salita. Chiede – attraverso noi – l’intervento dell’Iacp – proprietaria dell’immobile – perchè cambi l’apparecchiatura restituendogli un po’ di libertà

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