La Torre crolla, rischia di venire giù a causa di intemperie giudiziarie che fanno seguito alla tempesta causata dalle dimissioni del Professor Severino Iesu e del suo intero staff. Un fiore all’occhiello ormai appassito, quella Torre Cardiologica che in pochi anni era diventata punto non solo di approdo ma anche di riferimento finanche a livello internazionale. Un fiore appassito ed oggi, all’indomani della sospensione del Primario Coscioni e dei professionisti della sua equipe, in direzione aziendale si ritrovano a dover sfogliare la margherita, con una rosa – peraltro ristretta – tra le mani per riavviare in qualche modo le attività nella cosiddetta “Torre del cuore”. Dopo che il professor Iesu e la sua squadra hanno lasciato il presidio, sbattendo la porta a causa di mancati riconoscimenti professionali, ecco l’ennesima tegola che si abbatte sull’unica squadra di cardiochirurghi rimasta in servizio. Un triste tramonto che, però, lascia aperta la speranza che poi ci sia l’attesa alba di rinascita per quella che fu un’eccellenza della sanità nostrana.
La Torre Cardiologica, un fiore all’occhiello… appassito
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