L'intera comunità di Montesano sulla Marcellana è ancora sotto shock per la tragica vicenda della trentenne Dora Lagreca, scomparsa a Potenza, dove da tempo viveva: la sua morte rimane ancora avvolta nel mistero. Il suo fidanzato, Antonio Capasso, risulta al momento indagato per istigazione al suicidio. Dopo un volo di circa dodici metri, Dora ha perso la vita in ospedale, al San Carlo, dove era stata trasportata dal 118 allertato dal compagno in seguito alla caduta dalla sua abitazione. La sua agonia è durata circa due ore.
L'iscrizione sul registro degli indagati del trentenne, in cerca di occupazione, è un atto dovuto: il giovane, assistito dall'avvocato Domenico Stigliani, potrà così nominare un perito di parte e tutelare la sua posizione, come farà anche la famiglia della donna difesa dall'avvocato Renivaldo Lagreca. Quest'ultimo anche ieri ha ribadito che non crede all'ipotesi del suicidio della giovane: «Dora aveva un carattere solare e una grande voglia di vivere» – aveva detto. Dello stesso avviso il sindaco del paese d'origine della ragazza, Giuseppe Rinaldi, primo cittadino di Montesano sulla Marcellana, che aveva ribadito: «Suicidio ipotesi impossibile». Intanto, l'appartamento occupato da Capasso, che si trova all'interno di un parco di Potenza e che è stato scenario della tragedia, è stato sequestrato dai Carabinieri del Comando provinciale e dalla Procura guidata dal procuratore capo Francesco Curcio.
Nelle prossime ore è previsto un sopralluogo dei Ris per raccogliere altri elementi utili per lo sviluppo dell'inchiesta e per ricostruire cosa sia realmente accaduto nella notte tra venerdì e sabato in quella mansarda. Capasso, nell'interrogatorio di circa cinque ore, di sabato, ha parlato della lite scoppiata con Dora e di come lei avrebbe minacciato di buttarsi di sotto, scavalcando la ringhiera. Eppure poche ore prima, così come ricostruito dagli inquirenti, aveva fatto visita alla sua famiglia a Montesano, portando lì una valigia piena di abiti e salutandoli, aveva dato loto appuntamento a pochi giorni dopo. Adesso saranno l'autopsia e l'esame tossicologico a chiarire le dinamiche del decesso.