Un’estate fa era tutt’altra musica per Arturo Di Napoli, perché per tutti era garanzia di successo anche in B dopo i 21 gol in terza serie. Fiducia cieca in lui, in quel campione girovago che aveva ancora tanta voglia di stupire, nonostante un’età da quasi allenatore. Per non parlare di due estati fa, quando il bomber restò sogno proibito per diverse settimane per poi trasformarsi in sogno realizzato, ovvero indiscusso colpo di mercato di Lombardi. Oggi la storia è diversa, per il milanese stessa spiaggia, stesso mare ancora per poco: tra non molto si parte per altri lidi, soprattutto per far respirare le casse e far posto al puntero che verrà, che sarebbe stato già individuato in Gionatha Spinesi. Cambia il tormentone, dunque: da “Quando viene?” a “Quando se ne va?”, nel breve volgere di due anni. Cambierà di conseguenza anche l’idolo della folla, perché il calcio lascia poco spazio ai ricordi. Con l’addio di Re Artù si chiude un ciclo, con l’arrivo del prossimo attaccante se ne aprirà un altro. Ci sarà giusto il tempo di ringraziarlo, poi ci sarà già un’altra storia da scrivere…
La triste estate di Re Artù
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