C’è un linguaggio cifrato anche nel calcio: basta un gesto per manifestare al mondo intero la compattezza, la voglia di andare avanti assieme – nonostante le difficoltà – da parte di un gruppo. Baci e abbracci, ma non di commiato; scene già viste, con tanti protagonisti in passato e riviste ieri con Castori. L’allenatore sempre al centro della scena e del capannello festante dopo un gol. Alla fine, il bolide da distanza ravvicinata di Ciaramitaro diventa un cazzotto per il portiere del Brescia ed una carezza per Castori, che si era già alzato dalla panchina, evidentemente troppo rovente per restarci seduti. Castori è entrato accolto dai fischi ed uscito tra gli applausi. Ieri non ha commesso gli strafalcioni di Ancona, ieri non ha tenuto in naftalina Di Napoli, ieri non ha stravolto la formazione così come ipotizzato dal termine della rifinitura. Rimane in discussione ma almeno ieri si è avuta la dimostrazione che il gruppo è con lui. Quella di ieri è stata una vittoria utile per il morale ed importante per la classifica. Tre punti sospensivi per il campionato perché questa squadra ci ha abituato in questa stagione a troppi alti e bassi. Cercasi continuità è la parola d’ordine dopo il successo di ieri. Continuità ma anche tranquillità dopo le ultime settimane. La gara di Vicenza rappresenta un altro crocevia delicato. I limiti di questa squadra li conosciamo, come recitava uno striscione esposto ieri in curva ora, però ora, non ci si può più fermare. Modena, Avellino e Treviso hanno vinto alle spalle dei granata che hanno scavalcato il Cittadella e sono ad una lunghezza da Frosinone e Mantova ed a – 3 dal Vicenza. Un colpo in Veneto permetterebbe di agganciare la squadra di Gregucci, inguaiare un altro ex allenatore e dare seguito all’operazione salvezza. La partita di ieri, al di là degli episodi ci consegna una certezza: se vuole questa squadra può mettere sotto chiunque. I granata valgono molto più del quart’ultimo posto e la gara di ieri ci consegna anche un carico di rimpianti su quello che poteva essere e non è stato il campionato della Salernitana
L’abbraccio a Castori e la forza del gruppo
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