«Un gigante buono che sapeva amare ed essere generoso perché la vita era la meta della sua esistenza, un dono per tutti quelli che lo hanno conosciuto» che questa mattina si sono ritrovati per dargli l’ultimo saluto. Ancora forti shock e dolore per la morte di Carmine De Luca, il 48enne salernitano ucciso con i colpi di pistola da Franco Iacovazzo, martedì scorso al mercato ittico, insieme al collega Rosario Montone. Riuniti nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore, vicini alla moglie e alle figlie, gli amici di sempre, i compagni del Subbuteo e quelli dell’Azione Cattolica, gli amici che condividevano con lui la passione per la Salernitana e per le vespe, e poi i colleghi e tanti cittadini che ogni mattina lo incontravamo nella sua pescheria in via Mobilio. «Carmine ha superato tante angherie ma quest’ultima non ha potuto evitarla» ha detto don Nello Senatore.
Il duplice omicidio al mercato ittico di Salerno
Lacrime ed applausi per il “Gigante Buono”
Nella Chiesa San Giuseppe Lavoratore l'ultimo saluto a Carmine De Luca
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