Consorzio aeroportuale e società di gestione dello scalo Costa d’Amalfi vanno affidate a personalità con competenze specifiche nel settore. E’ la sostanza del documento approvato all’unanimità dall’assemblea consortile di ieri, svoltasi in un clima pesante e secondo procedure tutt’altro che semplici. La linea è quella già auspicata dal presidente di Confindustria Agostino Gallozzi, che ha invitato la politica a farsi da parte per dare spazio a manager e tecnici in grado di rilanciare le ambizioni dello scalo. Un’idea condivisa anche dal Comune di Salerno e per concetto dalla Provincia, anche se tra Palazzo di Città e Palazzo Sant’Agostino c’è da colmare una distanza emersa anche nell’assemblea di ieri. L’esito apparentemente positivo dato dall’unanimità del voto espresso sul documento finale dovrebbe quantomeno garantire una transizione pacifica fino alle prossime riunioni. Ernesto Sica è stato invitato alle dimissioni dalla presidenza della società di gestione, non appena saranno ufficializzate quelle di Augusto Strianese dalla presidenza del consorzio aeroportuale. Un passaggio determinante, che dovrebbe avvenire però non prima del via libera ad atti essenziali per garantire gli equilibri economici e finanziari dell’aeroporto, a rischio in caso di vacatio delle cariche. Agli attuali membri del consiglio d’amministrazione della spa aeroportuale sarà chiesto di dare le dimissioni, per dare spazio a tecnici e professionisti. Di conseguenza si ragionerà anche sulle presidenze del Consorzio e della società di gestione, ma la strada intrapresa è quella che conduce alla privatizzazione.
L’aeroporto in volo verso i privati
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