Rick Falkvinge, il leader del Partito Pirata Svedese, che alle scorse europee ha ottenuto un incredibile 7% dei voti, è l’ospite speciale del Primo Congresso di Agorà Digitale, l’associazione radicale per le libertà e la democrazia digitali che oggi, da Salerno, ha lanciato la prima campagna nazionale per la legalizzazione del file sharing, la riforma del diritto d’autore e l’abolizione del monopolio SIAE. Oltre a lui, il più famoso hacker etico italiano, Raul Chiesa, ora consulente per le Nazioni Unite sui crimini informatici. Il congresso ha lanciato le campagne a difesa delle libertà digitali. Innnanzitutto per la riforma del diritto d’autore per liberare l’economia della produzione culturale, dell’intrattenimento e dell’innovazione dai lacci di modelli distributivi ormai sorpassati e, allo stesso tempo porre fine alla criminalizzazione di chi scarica musica e testi da internet. In questa direzione Agorà Digitale ha già fatto i primi passi, facendo approvare una raccomandazione ai Radicali Italiani. Ieri sera Marco Cappato dei Radicali era tra gli ospiti del dibattito organizzato dalla federazione giovani socialisti sul futuro della sinistra da re-inventare. L’assedia sessantennale della partitocrazia, la scomparsa dei temi storici della sinistra italiana dall’agenda politica, la necessità di ricostruire alleanze di programma hanno animato il dibattito al Lido Conchiglia cui hanno preso parte l’ex segretario di Rifondazione Franco Giordano, l’ex deputato dei Verdi Paolo Cento e l’ex assessore regionale Marco Di Lello. Tutti d’accordo sul fatto che è necessario ripartire da un programma chiaro e condiviso, anche con il Partito Democratico, con cui costruire una nuova coalizione che non litighi su tutto. Le elezioni regionali di marzo rappresentano la prima occasione utile.
L’Agorà digitale e la democrazia
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